HOKA ONE ONE Bondi 7 – Caratteristiche
- Categoria: A3 – Neutrale
- Prezzo di Listino: XXX EUR
- Peso: 298 grammi
- Differenziale: 4 mm
- Dove Trovarle: Hoka One One Bondi 7 Uomo / Donna
HOKA ONE ONE Bondi 7 – Per chi
La Bondi 7 è perfetta per il runner alla ricerca di una scarpa stretta da corsa che presenti molteplici caratteristiche relative alla stabilità. Pur non essendo molto morbida, la Bondi 7 è ben adatta a corse non impegnative tra i 10 ei 20 chilometri.
HOKA ONE ONE Bondi 7 – Pro e Contro
Pro
- Intersuola ampia e stabile
- La geometria Rocker migliora l’efficienza in corsa
- Il collare in memory foam blocca comodamente il tallone
- Ampio supporto per l’arco plantare
Contro
- Non abbastanza morbida per essere una scarpa da running di ammortizzazione massima
- Tomaia stretta
HOKA ONE ONE Bondi 7 – Il nostro verdetto
La Bondi 7 dovrebbe essere un scarpa da corsa di ammortizzazione massima studiata per lunghe distanze, ma si rivela essere più che altro una scarpa per le corse quotidiane.
La sua rigida intersuola Meta-Rocker aiuta a scorrere attraverso gli allunghi e rende la corsa efficiente, tuttavia le manca quel distintivo effetto di “corsa sulle nuvole”, tipico delle Hoka.
La versione 7 è stata aggiornata con una nuova tomaia, la cui più grande aggiunta è un comodo collare in memory foam, mantenendo però la stessa intersuola e suola base della versione precedente.
Voto Running Shoes Guru: 7 su 10

Ricordo la mia primissima corsa con una Hoka. Innumerevoli marchi sostengono che usare le loro scarpe è “come correre sulle nuvole”, ma nella mia esperienza, la prima volta che ho provato davvero questa sensazione è stato proprio con una Hoka.
Quando penso all’ammortizzazione, penso alle Hoka. Le loro intersuole sovradimensionate e lo spesso rapporto di altezza piede-suola forniscono un livello di ammortizzazione che nessun altro marchio può eguagliare. Le intersuole incredibilmente morbide creano un’ammortizzazione senza fondo e si rivelano essere molto più leggere di quanto sembri.
Sul suo sito web, Hoka afferma che la Bondi è la sua scarpa da corsa più ammortizzata. Rientra nella categoria di ammortizzazione massima e solo guardandola sembra che possa sbaragliare la concorrenza con l’imponente altezza piede-suola.
La Clifton è già una scarpa molto morbida, quindi ero entusiasta all’idea di provare la Bondi, che avrebbe dovuto esserlo ancora di più.
Le Bondi 6 sono state rilasciate 2 anni fa, quindi la lavorazione delle Bondi 7 è durata due anni, anche se continuano ad essere poco differenti dalla versione precedente. Hanno la stessa intersuola e suola base ma sfoggiano una tomaia nuova di zecca.
HOKA ONE ONE Bondi 7 – Prima Impressione

Quando ho tirato fuori le Bondi 7 dalla scatola, le loro dimensioni mi sono sembrate incredibili, di gran lunga le scarpe da corsa più grandi che abbia mai comprato. Mi hanno ricordato le scarpe da trekking, cosa che le ha rese, ai miei occhi, difficili da indossare con molta disinvoltura.
Ho provato a flettere la spessa intersuola delle Bondi 7 trovandola davvero rigida e inflessibile, molto più rigida di quella delle Clifton, e schiacciandola con le dita ho notato che la schiuma sembrava molto più solida di quella delle Clifton e delle Rincon.
Indossando le Bondi 7 per la prima volta, ho percepito la struttura avvolgente dell’arco plantare contro il mesopiede, una sensazione che ho provato anche con le Clifton ed a cui alla fine mi sono abituato.
La mia prima corsa con le Bondi 7 è stata una lenta corsa di recupero che descriverei come deludente. L’intersuola sembrava davvero solida: più solida di quella delle Clifton e persino delle Rincon. La corsa che mi aspettavo fosse oltremodo morbida, si è rivelata piuttosto mediamente dura.
Una volta abituatomi all’idea che le Bondi 7 non sono delle scarpe super morbide, la seconda corsa è stata più piacevole. Le ho sentite infatti più efficienti e veloci di quanto mi aspettassi. È stata una lunga corsa da fine settimana, una di quelle che solitamente si aggira sui 30 chilometri, ma in questa occasione mi sono dovuto fermare a 22 chilometri perché la scarpa non era abbastanza comoda ed ammortizzata da permettermi di percorrere l’intera distanza.
HOKA ONE ONE Bondi 7 – Suola

L’intersuola delle Bondi 7, come nella maggior parte delle scarpe Hoka, è fatta di una semplice schiuma EVA vecchio stile, stampata a compressione. Essendo EVA, non possiede lo stesso elevato ritorno di energia delle schiume TPU o Pebax.
L’intersuola a densità media le rende più versatili e fa percepire le Bondi 7 più come scarpe da running per tutti i giorni piuttosto che scarpe di ammortizzazione massima.
Le ho usate per corse facili tra i 10 ei 20 chilometri, trovandole troppo rigide per le corse di recupero e per lunghe corse, ma adattissime per le medie distanze.
La cosa che preferisco nella Bondi 7 è la sua intersuola Early Stage Meta-Rocker, che funziona in modo simile ad una sedia a dondolo in quanto la scarpa, che è rigida, invece di flettersi ti accompagna negli allunghi, migliorandone l’efficienza.
Hoka ha fatto centro con l’intersuola Rocker nella Bondi 7. Molte delle scarpe da running Hoka hanno un’intersuola con geometria Rocker ma la maggior parte di esse si flette nell’avampiede, facendo si che il Rocker non possa muoversi efficacemente. Al contrario, la rigidità delle Bondi 7 aiuta il Meta-Rocker a performare estremamente bene.
La stabilità nelle Bondi 7 è eccellente: l’intersuola non è eccessivamente morbida, quindi non ha la tendenza a pendere da un lato o dall’altro. In aggiunta, la base è ampia quindi i passi sembrano ben piantati, indipendentemente dalla posizione che assume il piede nell’impatto con il suolo.
Il bordo dell’intersuola è rialzato in modo da formare un binario guida attorno al perimetro della scarpa, per aiutare a mantenere i piedi centrati ed aumentare la stabilità.
Pensavo che corsa dopo corsa mi sarei abituato al prominente arco plantare delle Bondi 7, ma così non è stato. Ho sempre sentito l’arco plantare durante la corsa e anche se non mi ha causato alcun dolore, la percezione era costantemente presente, come una zanzara che ti vola intorno ma non ti punge mai.
La Bondi 7 è una scarpa neutra che si percepisce come una scarpa stabile.
L’intersuola è un unico pezzo di schiuma a densità uniforme, quindi gli allunghi risultano molto fluidi. L’effetto srotolante del Meta-Rocker funziona bene, quindi aumentare il ritmo non sembra un’impresa ardua, a differenza di altre scarpe pesanti.
Una cosa che ho notato è che l’intersuola EVA delle Bondi 7 risponde in modo molto diverso a seconda dei climi. Durante le corse di mattina presto in Sud Africa, dove in questo momento è inverno, è apparsa decisamente più solida rispetto alla consistenza che ha a Singapore, dove il caldo e l’umidità sono maggiori.
La soletta delle Hoka Bondi 7 è composta da una spessa schiuma Ortholite che aggiunge uno strato di comodo affondo. Al di sotto della soletta c’è una bianca fodera traforata in Strobel, che rende la corsa più morbida.

La suola base delle Bondi 7 ha abbondanti quantità di copertura in gomma, usando quella soffiata per rinforzare tutte le aree ad elevata usura. La durata di questa gomma è accettabile, ma non simile a quella della Continental o dell’AHAR +.
Nel mesopiede c’è una piccola quantità di intersuola esposta che non è ricoperta di gomma per risparmiare sul peso, ciò implica che quest’area si graffi raschiando il terreno, senza però cambiare la qualità della corsa proporzionata dalla scarpa.
Ho scoperto che la Bondi 7 ha un’eccellente trazione su strade asfaltate, marciapiedi, erba e ghiaia e sia in condizioni di bagnato che di asciutto.
La resistenza delle Bondi 7 è nella media. Anche se sembrano molto ben fatte e la suola non mostra ancora molti segni di usura, l’intersuola EVA alla fine perderà ammortizzazione e diventerà più solida nel tempo.
HOKA ONE ONE Bondi 7 – Tomaia

La Bondi 7 ha una calzata molto stretta e il runner medio dovrà scegliere la versione larga. Anche io, pur avendo i piedi estremamente magri, l’ho trovata aderente. La tomaia inoltre non è molto elastica ed è quindi poco adattabile.
La punta è abbastanza alta ma è anche troppo stretta e durante la corsa mi comprimeva il lato del piede.
La tomaia è realizzata in maglia tecnica multistrato di media traspirabilità. Le molteplici strisce sottili di rivestimento attorno alla punta ed al mesopiede conferiscono extra struttura e protezione, mentre sul tallone ed attorno agli occhielli, i lisci rivestimenti laminati rendono la tomaia più rigida ma anche più resistente.
Alla nuova Bondi 7 è stato aggiunto il collare in memory foam, una spugna densa che ritorna lentamente alla forma una volta compresso e che Hoka afferma essere stato progettato per ospitare un tallone più stretto: devo dire che l’intento ha funzionato perfettamente con il mio.
Il tallone e la linguetta sono adeguatamente imbottiti e proteggono le caviglie da qualsiasi pressione fastidiosa.
La linguetta non è a soffietto ma ha ampie ali che la tengono in posizione durante la corsa in modo che non scivoli. La Clifton 7 ha una linguetta a soffietto e costa 20 EUR in meno rispetto alla Bondi, quindi il motivo per cui Hoka ha deciso di non inserirla nella Bondi 7 è un mistero.
Per realizzare un’allacciatura blocca tallone, all’estremità della fila di occhielli sono presenti due doppi fori che ho dovuto effettivamente utilizzare per evitare che il tallone scivolasse. Una volta fatto, il blocco del piede è stato ottimo.
Sul tallone sono applicate 5 sottili strisce catarifrangenti, un aiuto per far si che durante le corse notturne, le auto che arrivano da dietro possano vedervi.
Nel complesso, la tomaia delle Bondi 7 è decisamente troppo stretta e non abbastanza morbida per eguagliare le pregiate tomaie imbottite delle altre scarpe da running di ammortizzazione massima. Mentre il collare in memory foam è una bella aggiunta, la tomaia delle Bondi 7 non regge la concorrenza in quanto a comodità.
HOKA ONE ONE Bondi 7 – Conclusioni

La Hoka Bondi 7 non è male come scarpa. Ha molte cose positive, come il sicuro blocco del piede, la suola resistente e la corsa stabile. L’intersuola Meta-Rocker rende gli allunghi efficienti ed ha molti vantaggi in stabilità.
Ma c’è un però. La Bondi 7 dovrebbe essere una scarpa da running di ammortizzazione massima e per lunghe distanze, ma di fatto non rientra nella categoria a cui era destinata. La Bondi 7 non regala l’autentica esperienza di “corsa sulle nuvole”. La sua intersuola non è abbastanza morbida per distanze superiori a 20 chilometri e la scarpa, per me, si adatta di più alla categoria delle scarpa da corsa per tutti i gironi. Ma anche vista così, la Bondi 7 è troppo pesante e costosa.
Si spera che Hoka crei una Bondi 8 molto più morbida ed aggiunga una linguetta a soffietto perché allo stato attuale delle cose, la Clifton 7 è migliore della Bondi 7.
Consiglio di acquistare le Bondi 7 solo se si vuole una corsa più solida e stabile ed una suola base più resistente, perchè altrimenti la più economica Clifton si rivela essere una migliore scarpa da running di ammortizzazione massima che offre una corsa più morbida.
Dove Trovarle:
Questa recensione e' apparsa originariamente su Running Shoes Guru in lingua inglese.
Abbiamo acquistato un paio di HOKA ONE ONE Bondi 7 con i nostri soldi per garantire la totale indipendenza della recensione.
Ogni scarpa che recensiamo viene utilizzata per almeno 50 miglia (80km) dal nostro team.
Recensione molto obiettiva e quindi davvero utile !! GRAZIE MILLE !!